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Alphonse DAUDET
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Alphonse DAUDET
"Le lettere dl mio mulino"opera realizzata da Juliette BENTOLILA
Per me i testi di Alphonse Daudet sono ricordi di scuola, pittoreschi, divertenti, a volte terribili quando la capra alla fine soccombe,
divertenti, a volte terribili quando la capra alla fine soccombe. Il pannello che propongo
propongo è ambientato in un universo grafico giocoso che si rivolge a tutte le età.
Daudet e coloro che lo ricordano.
Alla maniera di un collage, questa tavola utilizza elementi simbolici provenienti dall'opera dell'autore
che si può giocare a trovare. Il supporto, realizzato in ceramica per una maggiore durata
è composto da quadrati che rappresentano le lettere del nome di Alphonse Daudet.
Il nome di Alphonse Daudet, o le immagini chiave dei suoi racconti: la capra e il lupo, il mulino a vento
la capra e il lupo, il mulino a vento, il papa e il suo mulo, le stelle, le arance, ecc.
I quadrati sono orientati in tutte le direzioni. La composizione è come un
un puzzle che può essere giocato su entrambi i lati del tavolo. Ovunque ci si trovi
gli elementi appaiono a destra e a sinistra. L'opera invita a girare attorno al tavolo e a
a raccogliersi intorno ad esso.
Per i passanti che guardano mentre camminano, il puzzle forma una grande immagine completamente composta.
un'unica immagine che può essere letta nel suo insieme.
L'immagine è ritmica: lettere e disegni, vuoti e pieni, bianco e nero, capovolto, rovesciato.
bianco, capovolto, a destra, di lato. L'occhio si muove al ritmo delle rotazioni. A
tensione tra figurazione e astrazione. Lo sguardo, come il movimento ipnotico
ipnotico delle pale dei mulini a vento.
Nel villaggio, mi piace immaginare un piccolo angolo all'ombra dove i passanti possono parlare.
Juliette Bentolila
Alphonse DAUDET. (Nîmes 1840 – Paris 1897)
Giornalista, scrittore e drammaturgo francese.
Lavorò per diversi giornali, tra cui Paris-Journal, L’Universel e Le Figaro. Nel 1858 pubblicò una raccolta di versi, Les Amoureuses, e un romanzo, Sapho.
Nel 1859 incontra Frédéric Mistral, e sarà l’inizio di una grande amicizia. Il félibre lo accoglie nella sua casa di Maillane e, durante l’estate del 1860, soggiorna al castello di Montauban, a Fontvieille, con i suoi cugini. Trascorse lì le sue vacanze per 30 anni.
Nel 1869, Daudet iniziò a scrivere le prime pagine di Lettres de mon moulin, uno dei racconti più popolari della letteratura francese. Tra questi, La Chèvre de monsieur Seguin, Les Trois Messes basses e L’Élixir du révérend père Gaucher. Nel 1872 pubblicò
Aventures prodigieuses de Tartarin de Tarascon, il cui personaggio è diventato mitico.
In seguito Daudet subisce i primi effetti di una malattia incurabile alla spina dorsale. Continuò a pubblicare fino al 1895 e morì il 16 dicembre 1897, all’età di 57 anni.